giovedì 10 ottobre 2013

Gruppo Folkloristico San Rocco Gita in Provenza - Arles settembre 2013

 Arles
Tratto da Wikipedia
Arles (Arle in occitano, Arli in italiano desueto) una cittfrancese di 54.088 abitanti situata nel dipartimento delle Bocche del Rodano nella regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra.


Capoluogo della circoscrizione (arrondissement) omonima, una delle quattro del dipartimento, che comprende 9 cantoni e 36 comuni.
La stessa città è suddivisa in due cantoni: Arles-Est, che comprende parte del territorio di Arles e altri 2 comuni:Fontvieille e Saint-Martin-de-Crau. Arles-Ouest, che comprende parte del territorio di Arles
Gli altri sette cantoni compresi nella circoscrizione sono: Cheaurenard, Eyguies, Orgon, Port-Saint-Louis-du-Rhe, Saint-Ry-de-Provence, Saintes-Maries-de-la-Mer e Tarascona.
La città di Arles situata sulle rive del fiume Rodano, dove inizia il suo delta, e costituisce la porta settentrionale della regione fisica della Camargue. Nel territorio del comune sono comprese anche le regioni delle Alpilles a nord e della Crau a sud-est.
Il comune quello più esteso della Francia metropolitana: comprende la maggior parte della superficie della Camargue (insieme con il comune di Saintes-Maries-de-la-Mer, che il secondo per estensione ma raggiunge solo la metà della superficie di quello di Arles). Con circa 759 km ha estensione maggiore dei più piccoli dipartimenti francesi (Territorio di Belfort, con 102 comuni e Parigi e i tre dipartimenti suburbani, insieme 124 comuni). Il comune comprende oltre ad Arles numerosi altri borghi (Albaron, Gageron, Gimeaux, Le-Sambuc, Mas-Thibert, Moules, Pont-de-Crau, Raphe, Saliers, Salin-de-Giraud, Villeneuve).

Storia 

Il fiume Rodano nel centro di Arles
Il territorio della foce del Rodano fu occupato a partire dal I millennio a.C. da popolazioni liguri, che intrattennero presto scambi commerciali con le vicine popolazioni celtiche e con gli empori fenici. Furono i Focesi, fondatori della cittdi Marsiglia nel VII secolo a.C., a fondare un emporio commerciale (Théiné dove poi sorgerà Arles.
Il sito si trova all'incrocio tra la via che collega l'Italia con la Spagna e la valle del Rodano, che fu via di penetrazione per i coloni greci. Resti di abitazioni del IV secolo a.C. sono stati rinvenuti (nel 1975) durante i lavori per un parcheggio presso il "Giardino d'inverno".

I Romani comparvero nella regione nel 102 a.C., quando Mario fece scavare nei pressi di Arles il canale delle "Fosse mariane" che facilitava la navigazione. La cittmenzionata da Giulio Cesare con il nome di Arelate, di probabile origine gallica, con il significato di luogo presso (are) lo stagno (late). Durante la guerra civile tra Cesare e Pompeo fu a favore di Cesare e dopo la vittoria di quest'ultimo ottenne buona parte del territorio della pompeiana Marsiglia
Nel 46 a.C. divenne colonia romana  accogliendo i veterani della legio VI Ferrata e il suo porto fluviale si svilupp insieme allo sfruttamento del suo fertile territorio.
Nel IV secolo fu una delle residenze preferite dell'imperatore Costantino I, e capoluogo della prefettura del pretorio delle Gallie. Nel 314 vi si tenne anche il concilio di Arles. A partire dal 328 ebbe il nome ufficiale di Constantina, datole da Costantino I in onore del proprio figlio Costantino II che vi era nato; nel 340, tuttavia l'uso cessò con la morte e la damnatio memoriae di Costantino II. L'altro figlio di Costantino I, Costanzo II, mutò nuovamente il nome ufficiale della città in Constantia nel 353, in occasione della celebrazione nella città dei propri tricennalia; il nuovo nome tuttavia fu scarsamente utilizzato e la sua ultima attestazione risale al 423, anno in cui si ha l'ultima emissione monetaria, per l'usurpatore Giovanni Primicerio, ancora recante il segno di zecca col nuovo nome
A partire dal 328, la città sostituendosi a Nimes come il centro più popoloso e più importante delle Gallie meridionali, conservò una fondamentale funzione politica, economica e militare fino alla caduta dell'Impero romano d'Occidente e vi ebbe sede una zecca imperiale.
Nel Medioevo fu capitale del regno di Arles (934 - 1032). Fu centro di accoglienza per i pellegrini che si dirigevano al santuario di Santiago di Compostela. L'aristocrazia terriera edificnelle campagne grandi masserie che diedero origine a diversi villaggi.
Alla metà del XVI secolo si ebbe un nuovo periodo di grande prosperitcon grande attenzione alla cultura antica. Numerose nuove costruzioni furono edificate nel XVII e XVIII secolo, dando la loro impronta all'attuale centro storico.
Alla fine del XIX secolo vi ha vissuto Vincent Van Gogh, che vi dipinse alcuni dei suoi quadri tra i più celebri. Vi passò l'intera esistenza anche Jeanne Calment, nata nel 1875 e morta nel 1997 a 122 anni, 5 mesi e 14 giorni, che detiene il record di longevità umana legalmente provata (dagli atti dello stato civile).
Alcuni dei villaggi del territorio divennero comuni autonomi, come Fontvieille dal 1790, Port-Saint-Louis-du-Rhòne dal 1904 e Saint-Martin-de-Crau dal 1924.
L'Arlèsienne ("L'Arlesiana") il titolo di un racconto di Alphonse Daudet e di un dramma musicale in tre atti tratto dal racconto e musicato da Georges Bizet, mentre l'opera lirica L'Arlesiana venne tratta sempre dal racconto di Daudet ad opera di Leopoldo Marenco e musicata da Francesco Cilea. Sempre L'Arlesiana anche il titolo di due opere di Vincent Van Gogh (la prima del 1888 e la seconda del 1890).
Mura
La conoscenza del tracciato della prima cinta muraria, eretta poco dopo fondazione della colonia, alla fine del I secolo a.C., in gran parte incerta. Un l'ultimo resto del tratto di mura che correva lungo il fiume in epoca medioevale. Si conservano anche i resti della porta della Cavalleria, ricostruita nel 1588, completata nel XVIII secolo e parzialmente distrutta durante la Rivoluzione francese e nel 1877
Foro (criptoportici)
Del foro vero e proprio, la piazza centrale della città romana, restano solo alcuni pezzi architettonici che permettono di ipotizzare la sua costruzione poco dopo la fondazione coloniale del 46 a.C. Fa parte dei monumenti inseriti nella lista dei Patrimoni mondiali dell'umanità.
La piazza, disposta su un terreno in pendio, era in parte sostenuta da sostruzioni: tre gallerie sotterranee disposte ad U e chiuse al pubblico. Una quarta galleria con elementi in mattoni appartiene probabilmente ad un rimaneggiamento di epoca tardoantica.
A partire del V secolo il foro era in abbandono e alcune parti dei criptoportici furono chiuse per essere utilizzate come cantine e si perse la memoria della natura dei resti, che furono prima interpretati come catacombe e riconosciuti di origine romana solo in seguito al ritrovamento di un fregio scolpito nel 1737
Lo scavo di queste gallerie sotterranee a partire dal 1951 permise di ritrovare un deposito di marmi asportati da antichi monumenti, tra cui alcune iscrizioni che testimoniano l'esistenza nel Foro di un culto dedicato all'imperatore Augusto.
Attualmente ai criptoportici del Foro si accede dalla cappella dei Gesuiti, costruita nel 1654, notevole per il soffitto dipinto e la decorazione scolpita dell'interno, in stile barocco. La cappella fu sede del museo archeologico di arte cristiana.

Chiesa di San Giovanni di Moustiers[

La chiesa fu edificata nel XII secolo in stile romanico-provenzale sulla collina dell'Hauture, e conserva un'abside decorata esternamente da lesene di imitazione antica. Fa parte dei monumenti inseriti nella lista dei Patrimoni mondiali dell'umanità
Arles, piazza della Repubblica
Nel Medioevo si trattava di uno slargo tra la chiesa di Saint-Trophime e quella di Sant'Anna (1627). Nella chiesa fu ospitato dal 1825 il primo museo archeologico ("Museo di arte pagana").
Nei pressi sorgeva inoltre il Palazzo del Podestà(eretto tra il 1220 e il 1235 in stile romanico), utilizzato dal vicario del conte di Provenza dopo il 1251 e fiancheggiato dal plan de la Cour, dove si svolgevano le assemblee cittadine.































































































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