venerdì 2 luglio 2010

Sardegna 2010 Valerio


La Sardegna (in sardo: Sardigna; in catalano: Sardenya) è un'isola e una regione autonoma a statuto speciale facente parte della Repubblica Italiana.



Nonostante l'accentuata insularità, la posizione strategica al centro del mar Mediterraneo ha favorito sin dall'antichità l'interesse delle varie potenze coloniali, agevolando sì i rapporti commerciali e culturali ma anche un succedersi di varie dominazioni straniere.

Lo statuto speciale, sancito nella Costituzione della Repubblica Italiana del 1948, garantisce una larga autonomia amministrativa e culturale alle istituzioni di una regione depositaria di una millenaria civiltà con singolari peculiarità etniche e
linguistiche


In epoca moderna molti viaggiatori e scrittori hanno esaltato la bellezza della Sardegna, immersa in un ambiente in gran parte incontaminato, che ospita un paesaggio botanico e faunistico con specie uniche, nel quale si trovano poi le vestigia della civiltà nuragica. Lo scrittore inglese David Herbert Lawrence, nel corso di un breve itinerario nell'isola, scriveva meravigliato nel suo diario di viaggio:
« Questa terra non assomiglia ad alcun altro luogo. La Sardegna è un'altra cosa: incantevole spazio intorno e distanza da viaggiare, nulla di finito, nulla di definitivo. È come la libertà stessa. »
(David Herbert Lawrence, da Mare e Sardegna, 1921)

Il cantautore Fabrizio De André, affascinato dalle sue bellezze, decise di risiedervi stabilmente
descrivendola poi in questo modo:
« La vita in Sardegna è forse la migliore che un uomo possa augurarsi: ventiquattromila chilometri di foreste, di campagne, di coste immerse in un mare miracoloso dovrebbero coincidere con quello che io consiglierei al buon Dio di regalarci come Paradiso. »
(Fabrizio De André, 1996)

Per estensione, la Sardegna è la terza regione italiana e la seconda isola del Mediterraneo. Il suo
paesaggio naturale alterna profili montuosi dalla morfologia suggestiva a macchie e foreste, stagni e lagune a torrenti tumultuosi che formano gole e cascate, lunghe spiagge sabbiose a scogliere frastagliate e falesie a strapiombo

Le formazioni calcaree costituiscono il 10% della sua superficie e sono frequenti i fenomeni carsici nei settori centro-orientale e sud-occidentale, con la formazione di grotte, voragini, doline, laghi sotterranei, sorgenti carsiche, come quelle di Su Gologone di Oliena e di Su Marmuri di Ulassai.


Suggestive sono le formazioni rocciose granitiche, caratterizzate da guglie frastagliate che la continua erosione degli agenti atmosferici ha spesso modellato, creando delle singolari sculture sparse su tutta l'Isola, come l'Orso di Palau, l'Elefante di Castelsardo, il Fungo di Arzachena, sa Conca a Nuoro nel Monte Ortobene per citarne alcuni. Più di 600.000 ettari di territorio sardo sono sotto protezione ambientale. Anche se il varo di alcuni parchi procede con qualche difficoltà, sono sotto tutela alcuni dei più importanti tratti della costa e ampi territori
dell'interno.


Questo patrimonio naturale si integra con quello storico e culturale, rappresentato dagli
antichi siti d'interesse archeologico e dai resti dei più recenti complessi dell'attività mineraria.


La Regione Autonoma per conservare e valorizzare questo patrimonio unico, con la legge n. 31 del 7 giugno 1989 ha definito le aree protette sottoposte a tutela che si trovano sull'Isola. Complessivamente si contano: 3 parchi nazionali, 8 parchi regionali, 60 riserve naturali, 24 monumenti naturali, 16 aree di rilevante interesse naturalistico, 5 oasi del WWF.


Grazie al clima mite, ai paesaggi incontaminati, alla purezza della acque marine, la Sardegna attira ogni anno un gran numero di vacanzieri (nel 2007 le presenze turistiche sull'Isola per la prima volta hanno superato i 10 milioni di visitatori).


I primi investimenti ed i primi piani di sviluppo risalgono al 1948 in concomitanza con la sconfitta definitiva della malaria e con la l'acquisizione dello status di regione autonoma. Le prime promozioni e realizzazioni infrastrutturali furono attuate attraverso l'Ente Regionale ESIT (Ente Sardo Industrie Turistiche) ed il primo boom turistico si sviluppò a cavallo tra gli anni '50 e '60, soprattutto ad Alghero e nella sua Riviera del Corallo

Ma il boom turistico di maggiori dimensioni si realizzò a partire dai primi anni sessanta allorché fu fondata dal principe ismailita Āgā Khān la Costa Smeralda con il luogo di elezione Porto Cervo, nel comune di Arzachena.


Sin dagli inizi il turismo in quest'area si caratterizzò principalmente come di élite, basato sulla qualità delle strutture ricettive e delle infrastrutture oltre che sulle bellezze naturali soprattutto per la vicinanza dell'arcipelago della Maddalena con l'offerta di numerose rotte per i diportisti

I suoi centri principali divennero ben presto luoghi di elezione del Jet set internazionale e tra le mete più ambite nel Mediterraneo. A questa iniziativa seguirono una miriade di altri insediamenti, sempre nella zona, come Cala di Volpe e Capriccioli ma anche nel resto della Sardegna


In pochi anni il settore si sviluppò in maniera esponenziale fino a divenire uno dei settori trainanti delle attività economiche dell'Isola. Negli anni Settanta, a seguito dell'incremento del
valore delle aree, si è avuto un forte sfruttamento delle coste con nuove costruzioni, principalmente seconde case. Successivamente i vari governi regionali per circa 20 anni hanno cercato di predisporre un Piano Paesaggistico il quale a tutt'oggi è ancora oggetto di polemiche e di conflitti

In questi ultimi anni l'offerta turistica si è in parte modificata, orientandosi verso la diversificazione e la destagionalizzazione cercando di interessare anche le zone interne dell'Isola e di valorizzare la cultura, l'arte e l'archeologia [67], il turismo equestre, l'escursionismo, il birdwatching, la vela, il free climbing. Un supporto importante per la destagionalizzazione in questi ultimi anni è stato garantito dai numerosi voli low cost che collegano l'isola a diverse città europee.

Trasporti e comunicazioni
Per contrastare efficacemente gli effetti dell'insularità, è stata sviluppata nel tempo una buona rete di servizi e di impianti portuali ed aeroportuali. Ben distribuiti nel territorio queste strutture collegano l'Isola al continente italiano ed europeo per mezzo di linee aeree e tramite navi che partono dai porti più importanti.

Durante la stagione turistica, il traffico lungo tutte le vie di comunicazione e nelle stazioni marittime, aumenta in modo considerevole e gli spostamenti nelle località interne richiedono temp0.

Le strade sono spesso ricche di tornanti e panoramiche (a parte le principali direttrici), con curve e saliscendi a secondo l'orografia del territorio: andare piano è d'obbligo. Il servizio regionale di trasporti pubblico ARST (Azienda Regionale Sarda Trasporti) collega tramite autobus la maggioranza dei comuni sardi con almeno una corsa giornaliera, ed è presente negli aeroporti e nei porti in coincidenza con l'arrivo degli aerei e dei traghetti.



Le località più isolate sono invece servite da compagnie private. Nelle città di Alghero, Cagliari (con tutta l'area metropolitana), Macomer, Nuoro, Olbia, Oristano, Porto Torres e Sassari sono presenti sistemi di trasporto pubblico urbano[69]. A causa dei disagi dovuti all'insularità, per attenuarne gli effetti e creare una certa continuità territoriale con la Penisola, i cittadini sardi beneficiano di prezzi speciali sui biglietti degli aerei e dei traghetti.
Traghetto in arrivo al porto di Cagliari

Trasporti marittimi Tramite moderne stazioni marittime e traghetti, la Sardegna è collegata con i più importanti porti italiani del mar Tirreno e del mar Ligure, ma anche con la Francia, con la Spagna e con la Tunisia.


I porti di partenza dalla Penisola sono: Civitavecchia, Genova, Livorno, Piombino, Napoli, Palermo e
Trapani. I porti di collegamento con la Corsica sono: Ajaccio, Bonifacio, Bastia e Propriano. La
Francia è collegata tramite i porti di Tolone e Marsiglia, la Tunisia tramite il porto di Tunisi, da
marzo 2009 sono attivi collegamenti di linea tra il porto di Barcellona e Porto Torres.I porti di
arrivo sono: Arbatax, Cagliari, Golfo Aranci, Olbia, Porto Torres, Santa Teresa di Gallura. Le
compagnie di navigazione che garantiscono i servizi verso l'Isola sono: Tirrenia, Moby Lines, corsica
ferries-sardinia ferries, Grandi Navi Veloci, Snav e le francesi Sncm e CMN. La compagnia regionale
Saremar collega le isole di La Maddalena con Palau, e San Pietro con i porti di Portovesme e Calasetta.