martedì 23 febbraio 2010

Birmania foto di Federico


La Birmania (dal 18 giugno 1989 ufficialmente Myanmar), è uno Stato dell'Asia sudorientale. Occupa parte della costa occidentale della penisola indocinese, è affacciato sul Golfo del Bengala e sul mar delle Andamane e confina da ovest a est con Bangladesh, India, Cina, Laos e Thailandia. Attualmente, dopo il colpo di stato del 1988, è sotto il regime militare di Than Shwe.

La Birmania è uno dei cosiddetti paesi in via di sviluppo. Ha una popolazione di circa 51 milioni di abitanti, ma l'ultimo censimento affidabile fu svolto nel 1984.



Il 27 marzo 2006, la giunta militare ha spostato la capitale da Yangon a Pyinmana, che è stata ufficialmente rinominata "Naypyidaw", cioè "sede dei re".
Nel settembre del 2007 sono cominciate nuove proteste di piazza capeggiate da monaci buddhisti e sfociate in gravi incidenti con vittime - tra cui il reporter giapponese Kenji Nagai - tese ad un cambiamento in senso democratico del regime del paese.




Toponimo
La denominazione di Birmania (che deriva dal nome dello stato in lingua locale colloquiale), legata all'etnia maggioritaria dei Bamar, è come tale sgradita alle minoranze[2] locali, spesso in lotta contro il potere centrale; per questo è stata modificata in Myanmar, nome etnicamente neutro, dopo il colpo di stato del 1988.




Il nome "Myanmar", abbreviazione di "Myanma Naingngandaw" (in birmano ) in lingua locale, incominciò a diffondersi con l'arrivo dei Mongoli nel XIII secolo, ma non prese mai piede in quanto l'etnia dominante continuò a riferirsi a se stessa ancora con il termine Bamar, al posto di Myanma. Il Mramna in birmano è inoltre la lingua scritta ed è forse questa l'origine del nome attuale.


Solo nel 1989, il nuovo nome venne imposto dalla giunta militare appena arrivata al potere, soppiantando quello precedente di Birmania, nome ufficiale dal 1948 al 1989, come avvenne per Rangoon, ora Yangon, nel tentativo di ingraziarsi le minoranze etniche, quali Karen e Shan, che apprezzavano maggiormente la nuova denominazione.




In molti stati divenne il nome ufficiale dopo alcuni anni, ma comunemente, forse per il fatto che la Birmania non appare molto spesso nella scena internazionale, il nome con cui è chiamata è ancora il precedente. Burma è uno dei due nomi in italiano, ma è poco diffuso. L'Unione europea preferisce usare entrambi i nomi: Birmania/Myanmar. BBC, The Wall Street Journal e The Financial Times, i governi del Regno Unito e degli Stati Uniti d'America usano la denominazione "Burma" per lo stato e "Burmese" come aggettivo.


Storia
Si pensa che i Mon siano stati i primi individui ad aver abitato le sponde del Fiume Irrawaddy. Nel I secolo a.C., questa zona fu abitata dai Pyu, una popolazione dedita al commercio con Cina e India. Il regno Pyu più potente era Sri Ksetra, che scomparve nel 656. Successivamente il regno Pyu si ristabilì, ma verso la metà del IX secolo furono sconfitti dal regno di Nanzhao.



I Birmani, o Bamar, cominciarono a migrare verso la valle dell'Irrawaddy dal Tibet nel IX secolo. Nell'849, stabilirono un regno potente che aveva come capitale Pagan. Durante il regno di Anawratha (1044-1077), l'influenza dei Birmani si espanse molto, addirittura oltre i confini della Birmania attuale. Dal 1100 grandi parti dell'Indocina erano controllate dal regno di Pagan, che è chiamato comunemente come primo impero birmano.


Verso la fine del 1200, i Mongoli sotto Kublai Khan invasero il regno, ma nel 1364 i Birmani ristabilirono il loro regno ad Ava[9]: in questo periodo la cultura birmana era in un'età dorata. Tuttavia, nel 1527, gli Shan saccheggiarono Ava. Nel frattempo, i mon si erano ristabiliti a Pegu (Bago), che si era trasformata in un centro commerciale e religioso importante.



I Birmani fuggiti da Ava fondarono il regno di Toungoo nel 1531, sotto Tabinshwehti, che riunificò la Birmania e fondò il secondo impero birmano. A causa della crescita dell'influenza europea in Asia Sud-Orientale, il regno di Toungoo si trasformò in un centro commerciale importante. Ma le ribellioni e la mancanza interna di risorse necessarie per controllare le nuove acquisizioni imperiali portarono alla rovina del regno di Toungoo.



Anaukpetlun, che aveva espulso gli invasori portoghesi, fondò una nuova dinastia ad Ava nel 1613. La ribellione interna dei mon, che furono aiutati dai francesi, condussero alla rovina del regno nel 1752. Alaungpaya stabilì la Dinastia di Konbaung ed costruì il terzo impero birmano durante il 1700.


La Dinastia Qing della Cina, spaventata dalla crescita dell'influenza birmana, tentò di invaderla quattro volte dal 1766 al 1769 senza successo. I monarchi successivi persero il controllo di Ayutthaya[11], ma conquistarono Arakan e Tenasserim. Nelle guerre Anglo-Birmane (1824-1826, 1851-1852 e 1885-1886), la Birmania fu sconfitta dai britannici e si trasformò in una provincia dell'India britannica, dalla quale si distaccò nel 1937.



Durante la seconda guerra mondiale la Birmania divenne una parte importante nel teatro asiatico sudorientale. Dopo i successi iniziali, i giapponesi fecero una campagna in Birmania, nel 1942 (invasione giapponese) ed i britannici furono espulsi dalla maggior parte del territorio. Ma gli alleati reagirono e nel luglio 1945 ripresero il paese, con l'aiuto dell'AFPFL (Lega per la libertà delle persone antifasciste), guidato da Aung San.


Nel 1947, Aung San divenne vicepresidente del Consiglio esecutivo della Birmania, in un governo transitorio. Tuttavia, nel luglio 1947, alcuni rivali politici assassinarono Aung San e parecchi membri politici. Il 4 gennaio 1948, la nazione si trasformò in una repubblica indipendente, conosciuta come Unione della Birmania, con Sao Shwe Thaik come primo presidente ed U Nu come primo Primo Ministro. Ma, puntualmente, con l'indipendenza, arrivarono anche le richieste, avanzate dalle minoranze (chin, kachin, karen, mon e shan) di uno Stato Federale, e portate avanti con una guerriglia contro lo stato, che rispose con una feroce repressione. Diversamente della maggior parte delle altre ex colonie britanniche, la Birmania non divenne membro del Commonwealth.



Nel 1961 U Thant, allora rappresentante permanente della Birmania alle Nazioni Unite e Segretario precedente al Primo Ministro, fu scelto come segretario generale per l'ONU; era il primo presidente non occidentale che dirigeva tutta l'organizzazione internazionale. Il governo democratico fu destituito nel 1962 da un colpo di stato militare condotto dal Generale Ne Win.



Tra i gruppi d'opposizione alla dittatura militare birmana, il più importante è stato il Partito Comunista di Birmania, che è stato legale solo per tre anni (1945-1948). Schieratosi con i cinesi al momento della scissione del movimento internazionale, il CPB ha avviato una guerriglia che è durata fino agli anni '90, quando la repressione militare costrinse i vertici del partito a scappare in Cina.


Nel 1988, dopo le rivolte studentesche (rivolta 8888), che provocarono migliaia di morti, Ne Win si dimise, e fu proclamata la legge marziale, mentre il generale Saw Maung organizzò un altro colpo di stato. I programmi per le elezioni dell'Assemblea popolare furono finiti il 31 maggio 1989. Nel 1990, si tennero per la prima volta in 30 anni le elezioni libere. Il NLD (Lega Nazionale per la Democrazia), il partito di Aung San Suu Kyi, Premio Nobel per la pace nel 1991, e figlia di Aung San, porta alla Assemblea Costituente 392 membri, su un totale di 485, ma lo SLORC (Consiglio di restaurazione della legge e dell'ordine di stato), spalleggiato dall'Esercito, si rifiuta di cedere il potere, rovesciando l'assemblea popolare, ed arrestando Aung San Suu Kyi, ed altri leader dell'NLD. Successivamente si cambiò il nome Birmania in Myanmar. Da allora comincia un periodo molto difficile per Aung San Suu Kyi, che, rimessa in libertà nel 1995, viene nuovamente arrestata nel 2000, liberata nel 2002, e nuovamente arrestata nel 2003. Attualmente si trova agli arresti domiciliari.


Il Partito Comunista di Birmania ha annunciato che non boicotterà le elezioni del 2010 nonostante queste non mettano in discussione l'autorità dell'esercito.




Infatti il 25% dei seggi spetterà, nonostante le votazioni, alle forze armate della Birmania e solo il restante 75% potranno essere conquistati tramite votazioni.Inoltre molte posizioni chiave e dipartimenti saranno anch'essi riservati ai rappresentanti nominati dalle Forze Armate. Perciò le elezioni del 2010 non possono cambiare la natura del regime militare in Birmania.



Nonostante questa valutazione critica i comunisti non intendono boicottare le elezioni. "Non dobbiamo lasciare tutti questi seggi parlamentari senza confronto e arrenderci alle manipolazioni dell'esercito come essi desiderano." Quanto alla possibilità di partecipazione diretta del CPB, Po Than Jaung ricorda che al partito non è concesso di operare legalmente, benché questa richiesta sia stata avanzata sin dalle elezioni del 1990.


Il partito si rifiuterebbe di operare sotto un altro nome. "Il CPB si presenterà solo con il proprio nome. Non abbiamo intenzione di cambiare il nome del nostro partito", ha dichiarato il dirigente comunista a Mizzima. Per il CPB l'unico modo per abbattere l'ordine militare Birmeno è la rivoluzione.


Il 27 marzo 2006, la giunta militare ha spostato la capitale nazionale da Yangon verso un luogo vicino a Pyinmana, ufficialmente chiamato Naypyidaw, che significa "la sede dei re".


La giunta militare ha annunciato che nel maggio 2008 ci sarà un referendum costituzionale e nel 2010 elezioni. Il partito LND afferma di non aver mai visto la bozza di riforma della costituzione, e pertanto invita alla cautela visto che la giunta aveva annunciato ben 40 anni di governo.




Geografia
La Birmania confina a ovest con Bangladesh e India, a nord-est con la Cina e a Est con la Thailandia e con il Laos. È grande 678.500 km² ed è lo stato più grande dell'Indocina È grande il doppio dell'Italia, poco più grande dell'Afghanistan e poco meno dello Zambia. È attraversata dal tropico del Cancro.


Morfologia
Il territorio può essere diviso in cinque parti dal punti di vista fisico: le montagne del nord, quelle dell'ovest, l'altopiano dell'est, il bacino centrale e la zona costiera.



Al nord le vette sono aspre ed elevate e si innestano direttamente nell'Himalaya, di cui costituiscono l'estremo contrafforte. Nella zona occidentale invece le catene sono meno elevate.
A est si estende l'altopiano di Shan, arido e incolto nella sua parte settentrionale, ricco di foreste tropicali in quella meridionale. Verso ovest l'altopiano scende a strapiombo mentre verso Sud esso si prolunga in rilievi che formano la zona costiera del Tenasserim.



La zona costiera procedendo da nord verso sud presenta coste alte e frastagliate, bagnate dal golfo del Bengala; seguono il delta dell'Irrawaddy e le pianure costiere che si affacciano sul golfo di Martaban. Infine nella parte più meridionale le coste ridivengono alte e rocciose.
Idrografia [modifica]
L'idrografia è dominata dal fiume Irrawaddy, che si estende per circa 2.200 km, e che attraversa il Paese da Nord a Sud; navigabile per circa 1450 km, sfocia con un ampio delta, di 9 diramazioni, nel golfo di Martaban, dove sbocca anche il Sittang. Il grande delta del fiume, costituisce un territorio ideale per la coltura del riso, tale da potere soddisfare l'intero fabbisogno del Paese, mentre il fiume stesso rappresenta una importante via di comunicazione, attraverso la quale viaggiano tutt'ora le merci, specie legni pregiati, ed esotici



Il territorio è attraversato anche dal Salween, che è più lungo dell'Irrawaddy (quasi 2850 km),ma scarsamente navigabile, a causa della ridotta profondità, e lungo il quale il pregiato legno teak viene convogliato dall'altopiano dello Shan fino ai porti, e che attraversa la Birmania solo nel suo ultimo tratto; poi abbiamo il Chindwin, la cui percorribilità dipende ampiamente dalla stagione delle piogge, e che è il principale affluente dell'Irrawaddy, dove confluisce all'altezza di Mandalay. Infine, vi è il fiume Mekong, che segna il confine col Laos.



È bagnata dal Mar delle Andamane e dal Golfo del Bengala, quindi è stata investita dallo tsunami del 26 dicembre 2004, che ha provocato 61 morti. Non ci sono laghi di notevole importanza

Clima
Il clima dipende dal regime monsonico sulla costa, con temperature abbastanza alte e piogge abbondanti durante la stagione estiva. Durante la stagione invernale i venti portano temperature fredde e secche, mentre d'estate portano il caldo e l'umidità. Raramente, la Birmania è attraversata dai cicloni tropicali. Nel 2008, il ciclone tropicale Nargis provocò più di 80 mila morti; una catastrofe.
Nelle pianure centrali e sull'altopiano il clima è di tipo continentale, con scarse precipitazioni. Sulle coste le piogge raggiungono anche 5000 mm annui.


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