sabato 16 gennaio 2010


Porto Venere (Portivène in ligure) è un comune italiano di 3.952 abitanti[1] della provincia della Spezia in Liguria.
Dal 1997 Porto Venere, insieme alle isole Palmaria, Tino, Tinetto ed alle Cinque Terre è stato inserito tra i patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.Il territorio comunale è il più piccolo della provincia spezzina.

Il paese sorge all’estremità meridionale di una penisola, la quale, staccandosi dalla frastagliata linea di costa della riviera ligure di levante, va a formare la sponda occidentale del Golfo della Spezia. Alla fine di questa penisola si trovano tre piccole isole: la Palmaria, il Tino e il Tinetto; solo l'isola Palmaria, che sorge proprio di fronte al borgo di Porto Venere al di là di uno stretto braccio di mare, è in piccola parte abitata.
Alla città è stata conferita nel 2006 la Bandiera Blu per la qualità dei servizi del porto turistico (Marina di Porto Venere).È alle fasi di avvio un progetto per l'installazione di un sistema di depuratori, ancora assente, in località Calata Paita, nei pressi della Chiesa di S. Pietro e la Grotta Byron, dove si trova lo scarico in profondità della rete fognaria locale .

Nella vicina località di Panigaglia, si trovano una centrale a turbogas e il più grande rigassificatore italiano. Per entrambi gli impianti è in discussione l'ampliamento.

Il clima è tipico mediterraneo, pressoché privo di eccessi termici in estate e di episodi di gelo in inverno. Tuttavia, le precipitazioni possono essere molto abbondanti, specialmente in autunno e primavera, a causa dell'orografia della Riviera di Levante.

Nel territorio comunale, è ubicata la stazione meteorologica di Isola di Palmaria, i cui dati possono essere ritenuti simili a quelli che si verificano a Porto Venere e nelle zone limitrofe.

Anche se le origini più antiche del borgo vengono fatte risalire sino al VI secolo a.C., le prime datazioni storiche di Porto Venere risalgono a Claudio Tolomeo (150 d.C.) e all'Itinerario Marittimo dell'imperatore Antonino Pio del 161 d.C.

Il nome del borgo (Portus Veneris) derivava da un tempio dedicato alla dea Venere, sito esattamente nel luogo in cui ora sorge la Chiesa di San Pietro. Il nome era probabilmente legato al fatto che, secondo la tradizione, la dea era nata dalla spuma del mare, abbondante proprio sotto quel faraglione. Oppure, ci piace crederlo, perché Porto Venere era una località bellissima e romantica anche allora.

Il borgo originario (castrum vetus), abitato da antichi pescatori, era sito nell'attuale piazzale Spallanzani ed è oggi interamente scomparso. Da località di pescatori, Porto Venere divenne base navale della flotta bizantina, ma fu assalita e distrutta da Longobardi nel 643 d.C. I pochi reperti romani, consistenti in alcune murature rinvenute sotto il piazzale Spallanzani, si rifanno all’assorto periodo cristiano-monastico dei monaci di san Colombano, con l’antica Chiesa di San Pietro della diocesi di Luni.

Sono datati 1113 i documenti che testimoniano la costruzione del primo Castello; nel 1130 viene costruita la chiesa di San Lorenzo e nel 1139 il borgo nuovo. Sono del 1161 le mura che racchiudono entrambi i borghi, vecchio e nuovo, ed è infine nel 1162 che viene sancito formalmente il passaggio delle due chiese sotto la giurisdizione del vescovo di Genova, confermando di fatto il completo dominio genovese sul borgo. Nel XV secolo, con l’assalto degli aragonesi, viene meno il dualismo tra i due borghi; il borgo vecchio viene distrutto e lascia libero lo spazio che ancora oggi si può osservare tra il borgo nuovo e la chiesa di San Pietro.

Chiesa di San Pietro
Venne consacrata ufficialmente nel 1198. La parte a fasce bianche e nere risale al XIII secolo, e venne restaurata tra il 1931 e il 1935. Questa parte è stata derivata da un corpo più antico, che consiste nella chiesa primitiva, mentre a sinistra il campanile è basato sulla cappella sinistra del presbiterio.




La chiesa originaria è un’opera di tipo siriaco del V secolo, con pianta rettangolare e abside semicircolare. Due archi a tutto sesto mettono in comunicazione questo spazio con la chiesa gotica.

Quest’ultima a sua volta ha il tetto in legno strutturale ed il presbiterio è diviso in tre cappelle, coperto da volte ad ogiva ed a crociera, impostate su pilastri polistili.


Il Castello Doria è un'antica fortificazione del comune ligure di Porto Venere, nel Golfo dei Poeti, in provincia della Spezia.
La fortezza è situata su un'altura rocciosa che domina il borgo marinaro ed è una delle più maestose architetture militari della Repubblica di Genova nel Levante ligure.


Ancora oggi non si conosce la reale data di edificazione del primo edificio fortificato; gli unici dati disponibili e pervenuti agli storici risalgono al 1139 quando la Repubblica di Genova riuscì ad ottenere il controllo del borgo di Porto Venere, tramite i signori locali di Vezzano, difendendosi così a levante dalla rivale Pisa.

Nel 1161 il castello fu ricostruito in una zona maggiormente dominante rispetto al preesistente vicino alla chiesa di san Pietro e la nuova costruzione fu praticamente annessa ad un'altra struttura fortificata, compresa di due torri di avvistamento identiche. Nei primi anni dopo la nuova edificazione le due fortificazioni ebbero due distinti castellani e sarà nell'edificio inferiore che prenderà residenza il podestà locale.

Nel XIII secolo fu al centro delle lotte tra Genova e Pisa per la conquista delle terre circostanti, finché sia il castello che il borgo marinaro rientrarono nel vasto feudo del Levante ligure di Nicolò Fieschi. Ritornerà ad essere dominio della repubblica genovese a partire dal 1276.
La chiesa di San Pietro, sulla destra il precedente castello.

Intorno alla seconda metà del XV secolo Genova decise, nel piano di riordino dei castelli e delle fortezze nel golfo spezzino, di demolire di fatto il castello e di riedificarlo con criteri più moderni secondo i canoni architettonici e militari dell'epoca; i lavori di riedificazione si protrassero tra il XV e XVI secolo, ma sarà solo nel XVII secolo che l'opera assumerà l'aspetto attuale dopo altri notevoli ampliamenti.
Durante la dominazione francese di Napoleone Bonaparte, all'inizio del XIX secolo, l'edificio verrà utilizzato come carcere usando gli stessi locali del secolo precedente e quindi senza alterarne le forme architettoniche.


Oggi l'antica fortezza genovese è divenuta proprietà del Comune di Porto Venere ed è sede di mostre d'arte in diverse manifestazioni che si svolgono nell'intero arco dell'anno.

Struttura
Il forte ha una pianta a forma di pentagono da cui sporgono sui salienti a valle tre bastioni, mentre in quelli rivolti a monte domina un robusto torrione circolare; quest'ultima struttura faceva già parte del precedente castello medievale.

I bastioni avevano il compito di controllare gli accessi al borgo e dal mare antistante; il corpo costruito nel XVI secolo, posto più a monte, doveva invece garantire la sicurezza da eventuali pericoli provenienti dai monti che circondano Porto Venere.

L'accesso alla fortezza avveniva tramite un ponte levatoio, oggi non più presente, le cui fessure di scorrimento per i tiranti sono ancora oggi ben visibili; l'accesso attuale è attraverso un imponente portale.

All'interno della fortezza cinquecentesca, alla quale si accede tramite un corridoio voltato e una scala coperta, si trova una Sala ipostila la cui copertura è sostenuta da colonne. Sopra di essa è la casa del castellano locale che, dal XVI al XVII secolo, fu sede del Capitano del popolo.
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venerdì 15 gennaio 2010

Parigi Panorami

Parigi visto Dalla Tour Eifel
Parigi (in francese Paris, pronuncia paʁi parì, genere maschile, anticamente Lutèce ly'tɛs, dal latino Lutetia Parisorium) è capitale della Francia, capoluogo della regione dell'Île-de-France e l'unico comune ad essere nello stesso tempo dipartimento.

È anche il comune più popoloso del Paese, nonché il quinto dell'Unione europea, Londra, Berlino, Madrid e Roma, escludendo Mosca ed Istanbul. L'area metropolitana di Parigi è invece la quinta più popolata d'Europa, con 11.769.433 di abitanti (gli abitanti della città sono detti parigini), dopo Mosca, Istanbul, Londra e la Regione della Rhur.


La città, costruita su un'ansa della Senna, oltre che fondamentale snodo di trasporti e traffici del continente europeo, è una delle più importanti ed influenti metropoli mondiali, nonché centro culturale, politico ed economico molto forte sia a livello nazionale che internazionale.


Parigi è la città più visitata al mondo e i suoi turisti gli attribuiscono spesso il qualificativo di "più romantica città del globo": titolo derivato dal periodo della "Belle Epoque" durante la quale Parigi fu profondamente trasformata dal barone Haussmann, guidato dall'imperatore Napoleone III che voleva fare della capitale francese la più bella città d'Europa:

Una delle più grandi rivoluzioni urbanistiche mai conosciute nella storia dell'umanità. Parigi è inoltre al centro della più potente regione economica d'Europa, l'Île-de-France[senza fonte]. La città è inoltre la capitale mondiale indiscussa del cinema con 30 milioni di spettatori presso 380 sale, seguita da Berlino con 12,5 milioni e Roma con 11,5 milioni.



Lo stemma della città presenta i gigli di Francia sopra Scilicet (la nave che simboleggiava l'ordine dei mercanti che commerciavano sulla Senna). Il motto è Fluctuat nec mergitur.



La città di Parigi occupa una superficie di 105,40 chilometri quadrati ma la sua agglomerazione è molto più grande. La "piccola corona",[3] composta dalla città e dai 3 dipartimenti confinanti di Seine-Saint-Denis (236 km²), Valle della Marna (245 km²) ed Hauts-de-Seine (176 km²), occupa una superficie di 762,40 km²; con una popolazione di circa 6.260.000 abitanti (al 2005)


L'altitudine di Parigi varia a seconda delle diverse colline del territorio municipale:
Montmartre - 130 metri s. l. m.
Belleville - 115 metri s. l. m.
Menilmontant
Buttes-Chaumont
Passy
Chaillot
Montagne Ste-Genevieve
Butte-aux-Cailles
Montparnasse (la collina venne spianata nel XVIII secolo)



Il clima di Parigi è alquanto particolare, a metà strada tra il clima oceanico e il clima continentale. L'inverno non è particolarmente prolungato e rigido. Esso è infatti caratterizzato da un'alternanza di periodi miti e piovosi (quando soffiano i venti umidi e tiepidi dall'Oceano Atlantico) e periodi invece più rigidi e nevosi (con minime anche di -10º) quando soffiano i venti dal Polo Nord o dall'Est. Allo stesso modo l'estate può presentare giornate calde e afose con temperature massime anche di +35º/+38º, e giornate assai fresche, ventose e piovose (con temperature minime sui +10º)


Inoltre i quartieri meridionali e orientali presentano inverni più rigidi rispetto al centro-città e ai quartieri settentrionali e occidentali. Le minime invernali nel centro-città raramente sono particolarmente basse, grazie al fenomeno dell'Isola di calore urbana. I periodi più consigliati per visitare la città sono quindi la tarda primavera (maggio) e l'inizio dell'autunno (settembre e inizio ottobre).


Video panorami dalla Tour Eifel



giovedì 14 gennaio 2010

In Volo fra le tre Valli Taro - Ceno - Baganza Provincia di Parma


Val Taro
Colline Varano de Melegari
Val Ceno
Collina Salsomaggiore
Salsomaggiore
Salsomaggiore
Colline Salsomaggiore
Castello di Tabiano

Colline fra Varano de Melegari e Tabbiano

Varano de Melegari

Castello di Varano de Melegari
Posta sulla riva sinistra del Ceno la fortezza di Varano ha da sempre svolto il compito di sorvegliare il corso del fiume e le strade che portavano alla via Emilia, in Liguria e in Toscana. Non sappiamo esattamente l’epoca di costruzione del castello, ma la sua storia è legata indissolubilmente a quella della casata dei Pallavicino, che possedevano, nella zona, anche i castelli di Riviano, Montesalso e Serravalle. I marchesi Pallavicino sono un’antica stirpe longobarda il cui capostipite Adalberto giunse in Italia nel X secolo a fianco dell’imperatore Ottone I, per conquistare il paese. È proprio nella “Cronaca Pallavicina”che si trova il primo riferimento storico del castello: nel 1087 viene menzionato come patrimonio ereditato da Uberto, nipote di Adalberto.
Tratto da
http://www.castellodivarano.it

Autodromo Varano de Melegari

Valle del Ceno Varano de Melegari

Laghi del Lupo Ramiola

Fornovo Taro
Ozzano
Felino
Castello di Torrechiara Langhirano

Torrechiara, frazione del comune di Langhirano, in provincia di Parma, è nota per l'imponente castello eretto fra il 1448 ed il 1460 da Pier Maria II Rossi (1413-1482), conte di San Secondo, a dominio della val Parma, e per una badia Benedettina del XV secolo (Abbazia di S. Maria della Neve).
Storia Il castello viene costruito dal nobile Pier Maria Rossi tra il 1448 e il 1460. Oltre ad essere uno strumento di difesa, il castello è concepito come elegante dimora per il conte e la sua amante, Bianca Pellegrini da Arluno. Proprie per lei viene infatti creata al centro dell'edificio la splendida "Camera d'Oro", decorata da Benedetto Bembo attorno al 1464, e chiamata così per l'ampio uso del prezioso metallo sulle pareti.
Il castello ha riportato danni in seguito al sisma del 23 dicembre 2008 ed è quindi chiuso per i necessari lavori di restauro.


ll castello di Torrechiara presenta quattro torri di forma quadrata, collegate fra loro da una doppia cinta di mura merlate, che circoscrivono un cortile rettangolare, detto Cortile d'Onore.
La torre di S. Nicomede si trova sopra l'omonima cappella. Sorvegliava la pianura verso Langhirano.
A ovest si trova la torre del Giglio. Così detta perché vi si trova lo stemma nobiliare di Bianca Pellegrini.
La torre della Camera d'Oro è orientata ad est. Al suo interno vi è la splendida Camera d'Oro, nido d'amore dei due amanti.
A nord, la torre del Leone (mastio). È la più alta di tutte e prende il suo nome dallo stemma nobiliare dei Rossi

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Sala Baganza

Collina di Fornovo
Valle del Taro PR
Collina sopra Fornovo PR

In volo